“Scrivo per non perdere il vizio di dire le cose”
Dacia Maraini
Il volume di Dalia Bighinati è un “appuntamento” da non perdere
Senza Paura “Geniali, libere coraggiose” è un libro polivalente scritto da Dalia Bighinati e che racconta 26 ritratti al femminile, donne pacifiche e combattive che hanno imparato a fare tesoro delle proprie forze. Un libro di Book Editore, che si legge tutto d’un fiato. Le protagoniste, intervistate dall’autrice, sono donne controcorrente, che hanno scelto di incamminarsi lungo strade meno battute, e senza paura hanno vinto pregiudizi e tabù. Nella vita è importante avere sogni -ribadisce l’autrice- e per realizzarli è necessario soprattutto per le donne contrastare i modelli imposti. Questo è il fil rouge che unisce le protagoniste della narrazione tutt’altro che onirica. È infatti una testimonianza concreta delle scelte che le donne effettuano, ogni giorno, nella vita quotidiana, donne che hanno combattuto la fame, la guerra, la povertà grazie alla forza interiore, ad una natura indomita e all’amore per cultura e sapere.
È un volume che “esonda” di ispirazioni: da Dacia Maraini, la scrittrice che più di tutte, nel corso della sua lunga attività letteraria ha fatto delle donne le protagoniste della sua sfida letteraria, a Laura Ramaciotti prima rettrice donna dell’Ateneo Estense, dal Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini, al ritratto del Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchu Tum. Ognuno potrà scegliere il proprio modello di identificazione o di riscatto, perché ogni vita merita un romanzo ed “è il risultato di complicate alchimie” ricorda l’autrice.
Il coraggio delle donne senza paura
Molti pensano che il contrario della paura sia il coraggio e forse per qualcuno è davvero così… Penso che per le donne il contrario della paura abbia più a che fare con la “cura” ed il grande compito di “amare”. Le testimonianze narrate sono un antidoto alla paura perché insegnano ad “aver cura” …della vita, dei legami, dei diritti, della pace, e raccontano l’amore per la scienza, per il sapere, per la libertà, per l’uguaglianza, per il pianeta e per la verità. 26 vite coraggiose. Il 26 per me è un numero speciale. Nella Bibbia il numero 26 rappresenta il potere della salvezza, della cura, dell’amore e della pace nel creato come missione di vita. E tutto questo…richiede di essere… donne senza paura!
La dedica del volume alla Madre
Non stupisce-dunque- la dedica del volume alla madre. Dalia Bighinati rende omaggio alla figura materna, la prima donna di cui ogni infante fa “esperienza”. Ogni dedica all’archetipo materno è sempre una scelta coraggiosa ed -in questo caso- appare come qualcosa che sa di autentico. Un riconosciuto studioso psicoanalista come il professor Massimo Recalcati ricorda infatti come le mani della madre impediscano la caduta della vita… nel vuoto. “La cura della madre resiste all’incuria assoluta del nostro tempo; la sua eredità non è quella della Legge, ma quella del sentimento della vita; il suo dono è quello del respiro; il suo volto è il primo volto del mondo”.
Dalia Bighinati, nata a Modena è giornalista, autrice di interviste e video reportage, dirige il tvgiornale di Telestense, cura il blog “Incontri e scontri all’epoca della pandemia” e il sito di “Farediritti”. Di recente ha pubblicato Il pozzo incantato e la giraffa Selene (Di Scaranari Editore, 2021). È appassionata di Urbanistica, Letteratura, Storia delle donne.
Ringrazio l’autrice, dottoressa Elisa Stefanati, di questa analisi molto articolata e profonda, che apre a punti di vista emotivi e culturali fondamentali per una lettura attenta del libro. A volte sono proprio le analisi critiche a cogliere gli echi nascosti di un lavoro di scrittura.
Echi importanti e non sempre noti agli stessi autori.
Sono io che sono grata a dalia Bighinati per questa esperienza di condivisione . “Leggere è sognare per mano altrui” sosteneva il poeta portoghese Fernando Pessoa ed il libro dell’autrice consente questo viaggio tra differenti latitudini -quelle geografiche e quelle interiori-. Ognuno staccherà il proprio biglietto e la propria stazione, cogliendo la ricchezza e la profondità del movimento e del paesaggio. Attendo il prossimo libro Dalia Bighinati!!!!