Questa sera conversiamo amabilmente con Gianni Pugnaloni, antesignano fisioterapista. Egli iniziò tale professionalità collateralmente all’attività di addetto amministrativo nella Società milanese SAE decenni or sono. Conclusa la giornata lavorativa, si recava negli alberghi 5 stelle lusso a praticare la fisioterapia. La sua prima attività professionale di matrice aziendalistica non soddisfaceva appieno le sue attitudini che, invero, erano rivolte al suo innato bisogno di ‘’toccare con mano’’ (mai termine è stato più appropriato) immediatamente il risultato del lavoro, diventando via via la sua principale professione.

Frequentò corsi di anatomia, tecniche di fisioterapia et cetera presso la sede dei Vigili del Fuoco di Milano di Via Messina tenuti da un giovane professore bergamasco. Tra i suoi assistiti si annoverano personaggi del calibro di Pietro Mennea, David Rockfeller, Elton John, Bruce Springsteen, Liza Minelli, Frank Sinatra.

Gianni andava nelle più belle palestre di Milano tra cui la prestigiosa Scorpion Center dotata addirittura di una piscina olimpionica. Tra i clienti ricorda il conte Gancia, magistrati, notai, financo Cassius Clay, all’epoca non ancora affetto da Parkinson. Egli diventò, a tutti gli effetti, un libero professionista. Tra i clienti abituali negli ’80, ‘90 si annovera nondimeno Mike Bongiorno. I trattamenti venivano effettuati nella sua abitazione milanese, nei pressi della sede RAI di corso Sempione ovvero nelle sale dell’ippodromo di San Siro dove correva per diletto utilizzando cavalli della sua scuderia.

Mike era uomo di larghe vedute, umile nonostante la sua notorietà. Riusciva a valorizzare le persone nelle quali aveva riscontrato, nei vari campi, doti meritevoli della sua attenzione. Era solito estendere questa fiducia anche indirettamente alle persone verso le quali nutriva simpatia. Grande beneficio egli trasse dalla fisioterapia accentrata agli arti inferiori, da cui dipartono i centri nervosi che raggiungono gli organi principali quali cuore, fegato, reni, polmoni et similia.    

Grazie a lui il nostro conobbe la sua giovanissima assistente di svariate trasmissioni televisive, la Dr.ssa Susanna Messaggio, nel seguito divenuta conduttrice alquanto amata dal grande pubblico nonché imprenditrice di successo.

Esaminando i tecnicismi della fisioterapia, i benefici che ne trae il corpo umano sono molteplici: spremendo con le mani i muscoli ed i tendini si favorisce il linfodrenaggio, cioè a dire quella tecnica al fine di pompare il sangue verso il cuore provocando una sensazione di benessere. Ciò detto, è bene ricordare che frequentemente il rapporto fisioterapista / cliente diventa strettissimo: per esempio, Sara Simeoni al rientro dai Giochi Olimpici di Mosca nel 1980 regalò a Gianni una copia della medaglia d’oro vinta nel salto in alto.

Un massaggio fisioterapico è consigliabile perché favorisce la circolazione del sangue ai linfonodi, ai tendini ed a tutta il corpo; indicata anche ai soggetti affetti da depressione o ansia in quanto lo stato di benessere si estende anche alla parte ‘’soft’’ con benefici sulla componente psicologica.

A conclusione del dialogo il nostro consiglia ai giovani oggigiorno di dedicarsi a questa professione alla quale si accede, beninteso, dopo una frequenza universitaria. Data la sofisticazione delle attività sportive a livello agonistico il fisioterapista è componente del team degli atleti. Insieme all’allenatore, al medico ortopedico, al nutrizionista. Talvolta il ruolo del fisioterapista essendo meno ‘’severo’’ dell’allenatore a cui, giustamente, si attribuiscono i risultati positivi o negativi, viene considerato il confessore delle ricadute psicologiche dell’atleta. Non solo della componente ‘’agonistica’’, fungendo talvolta da capro espiatorio, come il recente caso di Jannick Sinner dimostra.

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